8° Premio Internazionale per la Sceneggiatura MATTADOR
Tutti i vincitori premiati al Teatro La Fenice di Venezia
Miglior sceneggiatura per lungometraggio ai giovani Vincenzo Cascone e Lorenzo Ongaro con “Titano”. Al diciasettenne Daniele Napoli il Premio CORTO86 con “La serata perfetta”. Assegnate le borse di formazione Mattador. A tutti i vincitori è stato consegnato il Premio d’Artista 2017 realizzato da Remo Salvadori.
Sono stati premiati lunedì 17 luglio nella splendida cornice del Teatro La Fenice i vincitori dell’8°Premio Internazionale per la Sceneggiatura MATTADOR dedicato a Matteo Caenazzo, Concorso di scrittura per il cinema rivolto a giovani sceneggiatori dai 16 ai 30 anni. La Giuria 2017 composta da Pupi Avati, regista, sceneggiatore, scrittore e produttore, presidente di giuria, Marina Zangirolami Mazzacurati, organizzatrice della didattica per i professionisti docenti del Master in Sceneggiatura Carlo Mazzacurati, Salvatore De Mola, sceneggiatore di cinema e serie televisive, docente, Emilia Bandel, produttrice di Cinemaundici e docente di cinema, Stefano Bessoni, regista, illustratore e insegnante di animazione stop motion, ha assegnato i premi dopo un’attenta valutazione di una rosa di elaborati selezionati dai lettori tra i 187 pervenuti.
“Sono molto contento di presiedere la Giuria del Premio Mattador – dichiara Pupi Avati – la scrittura è il momento più importante e significativo, fondante del film. Da una bella sceneggiatura può uscire un bel film, da una brutta sceneggiatura non è possibile. Un premio alla scrittura è un premio molto intelligente e questo premio è pieno di sensi. Si premiano gli attori, i registi, ma bisogna premiare gli scrittori”.
Vincenzo Cascone, 24 anni, di Napoli, e Lorenzo Ongaro, 27 anni, di Verona, con “Titano” sono i vincitori del Premio Mattador alla migliore sceneggiatura per lungometraggio. Un originale road-movie sull’ultima fuga da una casa di riposo di quattro anziani e un maiale in un camper sgangherato che dalle Langhe li condurrà in Provenza. Una commedia divertente e ironica che racconta come si possa sempre affrontare il proprio passato.
Daniele Napoli, 17 anni, di Catania, con “La serata perfetta” è il vincitore del Premio CORTO86 alla migliore sceneggiatura per cortometraggio, poetico racconto di una giovane donna che si prepara a passare quella che sembra una splendida serata all’interno del suo monolocale e, toccando un tema attuale, porterà a un finale imprevedibile.
Lorenzo Bagnatori, 28 anni, di Pescia (Pistoia), con “Faccia di gomma” e Aurora Piaggesi, 27 anni, di Pisa, con “In umana concezione” sono i vincitori della Borsa di formazione Mattador al miglior soggetto. “Faccia di gomma” racconta l’ultimo segmento di vita di un famoso imitatore che tra l’invadenza delle voci delle celebrità imitate e le disavventure private e professionali, non riesce più a distinguere tra realtà e fantasia. “In umana concezione” è la storia di una coppia di donne che di fronte ad un evento inspiegabile, quasi miracoloso, che suscita il morboso interesse dei media e dei curiosi, ha un improvviso capovolgimento.
William Perera, 27 anni, di Milano, con “YS – La città del silenzio” è il vincitore della Borsa di formazione Dolly alla migliore storia raccontata per immagini: con sintesi grafica racconta le vicende di un uomo che per sfuggire al proprio futuro scopre una terribile verità sul passato dell’umanità.
Ilaria Pedoni, 22 anni, con Adriano Ricci, 23 anni, entrambi di Roma, con “100”, hanno ricevuto la menzione speciale della Giuria alla sceneggiatura, per un thriller corale che narra la storia di un gruppo di ragazzi che festeggia gli ultimi cento giorni prima della maturità, organizzando un falò sulla spiaggia. L’indomani, quando i gemelli Nicola ed Eleonora vengono ritrovati carbonizzati tra le ceneri, nessuno ricorderà che cosa sia accaduto. Infine, Riccardo Marchetto, 28 anni, di Ferrara, con “Rearviewmirror” ha ricevuto la menzione speciale della Giuria per CORTO86 con la sceneggiatura per cortometraggio, storia di un autista che accompagna una prostituta ad abortire illegalmente, in un toccante confronto tra due personaggi ai margini della società.
Nomine e Premiazione sono avvenute nella bellissima cornice delle Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia che ha ospitato la Cerimonia conclusiva, suggellando l’Ottava edizione del Premio Mattador dedicato a Matteo Caenazzo, giovane talento triestino, studente di cinema all’Università Ca’ Foscari di Venezia, scomparso prematuramente il 28 giugno 2009. La sua motivata determinazione e la sua contagiosa energia hanno posto il seme da cui si è sviluppata l’attività dell’Associazione MATTADOR, ideatrice del Concorso.
Alla Cerimonia, condotta dal giornalista Pierluigi Sabatti, per la Giuria 2017 erano presenti: Pupi Avati, Marina Zangirolami Mazzacurati, Salvatore De Mola, Emilia Bandel, mentre Stefano Bessoni non ha potuto intervenire ed ha inviato un messaggio.
Hanno portato il loro saluto, Giorgia Pea, consigliera comunale e presidente della commissione cultura del Comune di Venezia, Decimo Poloniato, responsabile della Film Commission della Regione del Veneto, Mauro Rossi, responsabile di EUT Edizioni Università di Trieste. Sono intervenuti, Fabrizio Borin, docente di Storia del cinema all’Università Ca’ Foscari e direttore artistico del Premio Mattador, Riccardo Caldura, docente di Fenomenologia delle Arti contemporanee all’Accademia di Belle Arti di Venezia, Gianluca Novel, responsabile della Friuli Venezia Giulia Film Commission, Giuseppe Gori Savellini, direttore artistico di Visionaria Film Festival di Siena, e, per MATTADOR, Pietro Caenazzo, presidente dell’Associazione, Giulio Kirchmayr, coordinatore del Progetto CORTO86, i tutor Maurizio Careddu e Vinicio Canton.
A tutti i vincitori è stato consegnato il Premio d’Artista 2017 ispirato al percorso artistico di Matteo. Per l’Ottava edizione si tratta di un’edizione di stampe giclée in più esemplari, dall’opera originale realizzata con la tecnica dell’acquerello, intitolata “Triade”, creata da Remo Salvadori, presente alla Cerimonia. Artista toscano di caratura internazionale, Salvadori ha esposto in importanti musei italiani ed europei e partecipato alle maggiori rassegne d’arte contemporanea come la Biennale di Venezia, Documenta, Kassel.